Mamma mia che blog sfigato che è diventato il mio povero blogghino....
Un tempo ero così attiva, ora invece mi passano i mesi e non arrivo a fare nulla...
Comunque....
Ultimamente, stavo facendo una considerazione sulla vita di un blog e di quanto sia diventato sempre più difficile identificarne una denominazione riconoscibile se l'argomento è il mondo dei viaggi e del turismo.
Tutti pensano che, visto che hai un blog che parla di viaggi, devi essere necessariamente un "travel blogger" e per essere tale, il tuo blog deve essere redatto a modi diario di viaggio, raccontando passo passo le giornate che lo hanno composto.
Molti pensano di fare i travel blogger per viaggiare gratis, per dormire e mangiare su invito magari di operatori turistici che voglio farsi un pò di pubblicità.....
Ecco, ora ho ufficialmente scoperto di non essere una travel blogger...
Si, ogni tanto anche io racconto delle mie vacanze, dei mie viaggi ma parlo anche di quelli che sono i miei gusti in materia, delle novità di settore, di cosa ritengo giusto e cosa ritengo sbagliato in questo pazzo mondo in evoluzione del turismo.
Il mio blog è più una rubrica personale, uno spazio dove posso condividere con voi le mie idee, i miei gusti, i miei desideri e perché no anche i miei viaggi.... il mio scopo è conoscere e condividere chi come me ha la mia stessa passione senza scopo di lucro..... allora come posso identificarmi in due parole?
Pensandoci..... non lo so, e sinceramente non ci tengo molto...
Altro pensiero che vaga nella mia ingarbugliata mente, è che ho la sensazione che ci sia molta differenza tra un travel blogger straniero rispetto ad uno italiano.....
Nel primo caso noto che l'aspetto prettamente economico lascia veramente il passo a veri e propri diari di viaggi.... molto ricchi di particolari ed informazioni, con foto racconti aneddoti che mi forniscono l'impressione di essere reali e non frutto di un lavoro, che in quanto tale potrebbe essere un pò offuscato nel giudizio... (difficile dire che non sei stata bene in un posto se poi quelle stesse persone, ti danno i soldi per campare, magari cerchi di addolcire la pillola nella descrizione...un pò come non dire per non dire una bugia)...
Molti blogger italiani invece che si definiscono travel blogger, scopro che per lo più lo fanno perché hanno fatto del loro blog un'attività economica magari per fare marketing turistico on line perdendo, a mio parere, un pò di quella naturalezza e spontaneità tipica di un racconto di viaggio fatto da chi viaggia solo per il gusto di farlo.
(Ora, per non scatenare un putiferio, ammetto che può anche darsi che io non ne conosca a sufficienza per dare questo giudizio.... però i travel blogger stranieri, anche molto famosi, mi sembrano diversi da quelli italiani, per struttura, forma e contenuti anche se quest'ultimi amano definirsi travel blogger).
Ora direte voi, qual'è il problema?
Nessuno dico io (del resto se ne hanno fatto un lavoro, sono anche contenta per loro) ma io che lo faccio solo per passione, quando mi metto a cercare altri che come me hanno un blog che tratta di questo argomento senza secondi fini, ho la sensazione di trovarne veramente pochi tra i miei colleghi italiani (forse non saprò cercare) rispetto alla mole invece di blog stranieri.... (certo bisogna ammettere che il mondo è sicuramente più grande dell' Italia).
La mia considerazione però vuole andare a parare sul fatto che, se prendiamo altre categorie quali ad esempio i Food blogger o Fashion Blogger ecc., questo divario mi sembra sia minore e non mi spiego il perché....
E voi che ne pensate, avete avuto anche voi la mia stessa impressione?
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